PENSIERI DI FORMICHE

Sono un Cantastorie pigro e qui si raccontano storie.
Storie false. Storie in cui non credo.
Storie, e se ci vedi di più stai sbagliando.

lunedì 9 febbraio 2009

sono schifato...

Sono schifato, non so come altro dirlo, dal delitto che si sta perpetrando da qualche giorno a questa parte in Italia e sotto gli occhi di tutti.
Parlo di Eluana.

Non sto però parlando del fatto che le abbiano interrotto l'alimentazione ma dello scellerato dibattito politico che si è scatenato. Una donna ed una famiglia hanno smesso di vivere 17 anni fa. La famiglia chiede di poter tornare a vivere e di poter lasciar morire chi, senza l'aiuto di un medico, non ha possibilità di sopravvivenza. Io non so se sia giusto o sbagliato interrompere l'alimentazione, anche se credo che uno dovrebbe poter decidere come vivere e morire, ma so per certo che è un'oltraggio alla dignità stessa di ognuno di noi vedere un governo che decide di porre mano ad una questione irrisolta da decenni prima per decreto legge e poi con un ddl portato in Parlamento col dichiarato intento di approvarlo d'urgenza. Non pago di trattare la faccenda a questo modo si dichiara apertamente che l'agenda di lavoro è dettata dalle richieste di un altro Stato a cui il nostro Primo Ministro si rivolge dicendo che sta facendo il possibile.

Stanno parlando della nostra vita. Stanno decidendo cosa sia dignitoso o meno per noi. Stanno decidendo per noi se è meglio vegetare o lasciarsi andare a quello che la natura ha già deciso.

E lo stanno facendo in fretta e furia sotto dettato di un altro Stato. Complimenti per la serietà.

Io credo che i traguardi della medicina siano doni concessi all'umanità e che l'umanità stessa debba averne il maggior giovamento possibile. Ma credo anche che laddove la natura prevale non ci si possa accanire perché il nostro corpo dev'essere una casa e non una prigione.

Ma questo è il mio pensiero, un pensiero che esprimo nel pieno della salute. Un giorno potrei cambiare idea? Forse, chi può dirlo? Però ora sto esprimendo la mia opinione liberamente e sto scegliendo la via che preserva, a mio vedere, la mia dignità: staccate la mia spina se la mia vita è decisa da quella spina.

(So che nel caso di Eluana non si tratta di spine ma di un sondino per l'alimentazione e l'idratazione. Staccarlo significa lasciarla morire di fame e di sete. Avete ragione, è una barbarie. Come è una barbarie non concedere la possibilità di aiutare un passaggio inevitabile senza ulteriori sofferenze)

1 commento:

Sentitevi liberi di non ledere la libertà altrui...