PENSIERI DI FORMICHE

Sono un Cantastorie pigro e qui si raccontano storie.
Storie false. Storie in cui non credo.
Storie, e se ci vedi di più stai sbagliando.

mercoledì 11 febbraio 2009

Lettera da un assassino

Filippo Facci può piacere come no.
Oggi scrive un pezzo che sottoscrivo dalla prima all'ultima parola.

Lettera da un assassino (Il Giornale, 11-02-2009)


Caro Direttore, io non rispetterò il decreto «fine vita» con cui destra
e sinistra stanno decidendo a chi apparterrà la nostra vita. Se passa
questa legge unica al mondo, cioè, questo testamento biologico che non
prevede la facoltà di sospendere alimentazione e idratazione, potrebbe
capitare che io finisca in galera per ciò che i legislatori chiameranno
omicidio. Forse non è chiaro a tutti: oggi, da lucidi, abbiamo facoltà
di rifiutare qualsiasi trattamento sanitario come per esempio un
intervento chirurgico, una trasfusione di sangue, e così pure una
dialisi, un’idratazione o una nutrizione; nessuno, cioè, può imporci un
trattamento di sostegno o terapeutico che sia.


Ma ecco: la nuova legge (ripeto: unica al mondo) prevede che questa
nostra facoltà, questa nostra vita, non ci apparterrà più dal preciso
momento in cui perderemo conoscenza.

Non conterà quello che sino a quel giorno avremo detto o messo per
iscritto: conterà solo una legge e uno Stato che disporranno di noi.
Stiamo parlando della vita mia e delle persone a me care: e se queste
dovessero chiedermelo, se dovessero preventivamente chiedermi di
interrompere una vita artificiale che superasse ciò che la natura ha
previsto per loro, io farò come in Italia si fa di nascosto da anni.
Non avrò scelta. E andrà come andrà. Ma nessuno Stato, nessuna
religione, nessun decreto potrà disporre della mia vita, se io non lo
desidero.

Filippo Facci




Noi non siamo proprietà dello Stato!!

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