PENSIERI DI FORMICHE

Sono un Cantastorie pigro e qui si raccontano storie.
Storie false. Storie in cui non credo.
Storie, e se ci vedi di più stai sbagliando.

mercoledì 26 novembre 2008

non è arte purtroppo

ci provo, mi piace, mi rilassa, mi fa sentire bene...
gioco con le tempere come un bambino e ottengo risultati simili...
siate gentili...





Snoopy Star





Gioia Stamp





ancora politkovskaya...

Omicidio della Politkovskaia spunta un mandante politico - Articolo - ilGiornale.it del 25-11-2008

" Mosca - Procede tra menzogne e colpi di scena il processo per l’uccisione della giornalista Anna Politkovskaia: oggi il tribunale militare ha fatto l’ennesima marcia indietro aprendo il dibattimento alla stampa, mentre il suo presidente è stato ricusato dalla pubblica accusa e un giurato è stato sostituito. Per la prima volta, inoltre, spunta, se non il nome, l’identikit del mandante: "È una figura politica russa" ha svelato un avvocato difensore citando il capo d’imputazione. Il legale ha così smentito la tesi iniziale dell’accusa che il mandante fosse all’estero, identificato da molti con la bestia nera del Cremlino: l’oligarca in esilio a Londra Boris Berezovski. Il processo si scalda e in parte si "avvelena" sempre di più, dopo il primo passo falso del presidente del tribunale, Ievgheni Zubov, che aveva chiuso il processo alla stampa adducendo la contrarietà della giuria popolare. Posizione dapprima smentita pubblicamente ai media da un giurato, Ievgheni Kolesov, sostituito oggi per aver infranto la regola del silenzio, ma anche per la sua richiesta di abbandonare un procedimento che inizia con una menzogna.

Processo aperto La "rettifica" è stata corale oggi, quando tutti i giurati si sono dichiarati in aula non contrari alla presenza della stampa, costringendo Zubov a una tempestiva inversione di rotta, prima che si pronunciasse la corte suprema. Questo forse spiega anche perché l’udienza del primo dicembre è stata misteriosamente anticipata a oggi. La decisione di un dibattimento alla luce del sole è stata accolta con soddisfazione da tutte le parti, tranne la pubblica accusa, che preferiva le porte chiuse perché agli atti vi sono presunti documenti secreti. La procura ha giocato così la carta della ricusazione di Zubov, per la sua scivolata sui giurati, e l’udienza è stata aggiornata a domani in attesa di una risposta del collegio.

Il mandante Ma sul processo, diventato un banco di prova internazionale del sistema giudiziario russo, ora aleggia una domanda inquietante: chi è il politico russo evocato come mandante dell’omicidio per gli articoli scomodi della Politkovskaia? "Sia il motivo dell’assassinio sia la persona che l’ha ordinato sono citati nei documenti. Il movente sono gli articoli critici e investigativi della Politkovskaia su certe figure politiche" ha riferito Murad Musaiev, difensore di uno dei quattro imputati (tutti comprimari), precisando però che "non è indicato alcun nome specifico". La procura generale sostenne durante le indagini che "qualcuno di potente e terribile all’estero era implicato nella vicenda" ha osservato il legale. "Ma il capo d’imputazione letto in aula suggerisce che questo qualcuno non è così potente e terribile: è una figura politica qui in Russia" ha svelato, suscitando perplessità su una così generica e nello stesso tempo allarmante formulazione delle accuse. "


Il Giornale stavolta pubblica in home e il Corriere ha un piccolo link negli esteri.
«Il mandante del delitto Politkovskaya è stato un uomo politico russo» - Corriere della Sera




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venerdì 21 novembre 2008

continuiamo bene...

Solo una cosa: sta iniziando il processo per il delitto di Anna
Politkovskaya
, un processo che nelle intenzioni iniziali del tribuanle
doveva essere pubblico ed improvvisamente è diventato a porte chiuse.
Il giudice adduce come scusa che i giurati non vogliono i media. I
giurati negano e dicono che l’unico niet era alle telecamere e che
senza alcuna loro richiesta era arrivata loro una dichiarazione per
rendere a porte chiuse il processo. Dichiarazione che dicono di non
aver firmato
. La grande P continua la sua opera di cancellazione del
dissenso prima e del ricordo poi.

Altra cosa: la notizia di questa vergognosa manovra del tribunale russo
(e del putiferio che si è scatenato sui giornali russi) è ripresa in
homepage unicamente da Repubblica. La Stampa relega alla pagina interna
degli esteri. Corriere e Giornale non dicono nulla.

Questa è la libertà del nostro grande amico P, la sua personale visione della democrazia.
Democrazia in salsa sovietica.


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martedì 18 novembre 2008

per un pugno di dollari...

per un pugno di dollari, dicevo, cediamo la libertà.
lo Stato detiene il monopolio della violenza e lo esprime attraverso le tasse e la ferrea regolamentazione del porto d'armi.
non abbiamo un reale diritto di difesa, né di fronte a questo Stato né di fronte a chi tenta di violare le nostre libertà.
abbiamo accettato uno Stato paternalista pensando di non saper pensare a noi stessi, pensando che sia meglio che ai nostri problemi ci pensi qualcun altro.
ora frignamo pensando che il male sia la Tv che annulla le nostre coscienze rendendoci stupidi.
NO!
stupidi lo siamo già stati prima, i media si sono solo adattati a noi.
è il libero mercato, si fornisce ciò che il consumatore chiede.
il consumatore chiede che altri pensino per lui.
affare fatto...



Per un pugno di dollari

lunedì 17 novembre 2008

sssh...

Se solo sapessi salire al sole
sarei sicuro sapendo sennato
schiudere sentimenti
sepolti sbagliando...



(ancora una volta uno splendido dipinto di Tom Everhart)

giovedì 13 novembre 2008

patine...

ho l'anima ossidata
non splende più

la Gioia la carezza
ma la ruggine è dura da togliere ormai

è colpa dell'acqua marina
non cade nel giusto verso
ma rivoltandosi all'indietro
colma il mio interno


(un altro splendido dipinto di Tom Everhart)

mercoledì 12 novembre 2008

giovedì 6 novembre 2008

quando sto male

L'unico rimedio è sempre lo stesso...
rifugiarsi nel pensiero di lei, della mia Gioia...
la mia Gioia è ballerina, è una Gioia scatenata che salta e vola e mi fa esplodere il cuore coi suoi ritmi forsennati...
la mia Gioia è una corsa all'impazzata, è una domanda che ti fa uccidere dal ridere (ma su 24 ci sono storie d'amore??)...
la mia Gioia è l'unica seria ragione per tenere ancora duro...
la mia Gioia è unica e basta...



Step up 2 , the street Full Final Dance

mercoledì 5 novembre 2008

ladies and gentlements, the president of the united states of america (2)

Ha vinto Obama.
Anzi, ha stravinto.
Una sconfitta ingenerosa per McCain, la sua figura ed il suo programma (a mio avviso sicuramente migliore perché meno statalista).
Old John se ne torna a casa con un discorso in cui accetta la sconfitta che la dice lunga sulla statura che avrebbe avuto come presidente.
Ma è andata così.

Onore a McCain, onere di affermarsi al nuovo giovane leader del mondo libero.

God Bless America...

(e intanto i nostri giornali con italica foga incensano il vincitore, "santo subito"!!)



McCain concession speech


Complete text of Sen. John McCain's concession speech | Top of the Ticket | Los Angeles Times

Di seguito inserisco anche il discorso di Obama. Devo ammettere, gran discorso. Immagini potenti, grandi emozioni, disponibilità con gli amici e fermezza coi nemici. Sia nel discorso di McCain che di Obama leggi l'America (per fortuna): volontà, unione d'obbiettivi, libertà. Spero abbiano ragione gli analisti che dicono che dovrà essere molto di centro nella sua gestione. Però già cita il New Deal e questo mi preoccupa.
Di seguito il suo discorso e lo transcript...



Barack Obama Acceptance Speech

Complete text of President-elect Barack Obama acceptance speech | Top of the Ticket | Los Angeles Times

martedì 4 novembre 2008

4 novembre

...un in bocca al lupo ad Old John...
come si è già letto io sto con McCain...non cambierà niente il fatto di ridirlo ma mi andava...

immagine tratta da www.jesuspaintings.com